minimalismo

Non sono minimalista! Un manifesto

Probabilmente il titolo di questo post potrebbe farvi storcere il naso. Ma come? Dopo tutte le menate sul decluttering, su quanto gli oggetti rappresentino un ostacolo alla propria crescita personale, sull’ordine fisico che è riflesso dell’ordine mentale, ci dici che non sei una minimalista?

Per chiarire le motivazioni di questa affermazione, vorrei spiegarvi meglio cosa è, e soprattutto cosa non è, il minimalismo, per me.

Ho scelto di avere meno cose, ma belle. Di non accumulare troppi oggetti nella mia casa, ma di avere una casa carina e accogliente. Ho scelto di eliminare molte cose, per non dover passare il mio tempo a mettere in ordine oggetti che non uso. Ho scelto di ricordarmi, ogni giorno,  che gli oggetti devono servirmi, e non devo io servire loro.

Ciononostante alcuni oggetti mi danno gioia, li sento come un valore aggiunto, per questo scelgo di non privarmene, nonostante non siano prettamente indispensabili. Sono cose che reputo belle, che arricchiscono la mia vita, o mi danno felicità in questo momento, e, per ora, non voglio rinunciarci. Per questo, se aprite la mia cassettiera, troverete decine di candele profumate. Nella mia cucina, troverete delle teiere che uso raramente, ma mi ricordano momenti felici e mi rende felice saperle lì. Nel mio bagno troverete tanti smalti, perché, anche se non mi trucco spesso, mi rilassa tenere le mani in ordine.

Non mi sento in colpa per questo.

Per alcuni, il minimalismo è avere due bicchieri, due set di posate e due set di piatti. A me piace poter invitare le persone care a casa, senza stare a pensare a come fare per apparecchiare.

Per altri, il minimalismo è acquistare 3 jeans uguali e 10 t-shirt uguali, e, sebbene riconosca l’utilità di questo metodo per ridurre la decision fatigue, scelgo di avere magliette diverse, poche, di buona qualità e che mi stiano bene.

Così come credo che le cose debbano servire noi e non noi loro, credo anche che il minimalismo debba servire la vita di chi lo abbraccia: perseguire un ideale di mobili bianchi e mensole vuote non è utile se non vi permette di essere felici.

Avere meno cose non significa rinunciare alla bellezza e alle emozioni positive che le vostre cose, quelle che scegliete e scegliete di tenere, possono darvi in un momento della vita. Per questo ho scelto questo nome per il blog. Il minimalismo non deve essere austerità e privazione. Trovare la giusta quantità di cose che vi sono utili, liberarsi dall’attaccamento agli oggetti e dallo shopping compulsivo, preferire la qualità e la bellezza alla quantità, scegliere sempre le persone e le esperienze prima delle cose. Questo è quello che rappresenta per me il minimalismo. Il mio minimalismo. Spero, in futuro, di potervi aiutare a trovare il vostro.

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mindfulness · simple living

L’importanza delle lunghe pause

Ho deciso di riprendere la scrittura del blog dopo diversi anni di silenzio. Per tanto tempo mi sono interrogata su quale fosse il contenuto migliore con cui ricominciare, su come spiegare tanta assenza a quelle poche persone che leggono, o leggeranno.

Ho poi realizzato che questa lunga pausa era essa stessa un contenuto.

Talvolta la vita ci chiede di riprendere fiato, di dire qualche “no” in più per creare spazio per respirare.

A volte realizziamo di aver detto di no a qualcosa di superfluo, di poco importante, non fondamentale, che lascia uno spazio migliore di quello che occupava.

Altre volte, come in questo caso, realizziamo che quella cosa alla quale abbiamo rinunciato, ci dava gioia, e lo spazio che occupava era proprio perfetto così com’era. Eccomi quindi di nuovo qui, con nuove cose da raccontarvi e nuovi pensieri da condividere con voi. Vi aspetto tra qualche giorno, per ricominciare a tenerci compagnia!

rituali · simple living

Esercizi di felicità: il diario della gratitudine.

Salve a tutti! La scorsa settimana vi ho parlato di un nuovo progetto: una serie di brevi esercizi da inserire nella vostra routine per ritrovare un po’ di serenità e rendere le vostre giornate più… felici! Alla base di questa idea, che potrebbe sembrare un po’ambiziosa, c’è la convinzione che ognuno di noi possa trovare la felicità nel proprio quotidiano e sentirsi bene con quello che già possiede, adottando dei piccoli accorgimenti che ci fanno riscoprire quello che abbiamo continuamente sotto gli occhi.

Il primo esercizio, che ha avuto un grandissimo impatto nella mia vita durante gli ultimi mesi, è il diario della gratitudine. Questa pratica prevede di scrivere in un diario personale, almeno una volta al giorno, qualcosa di cui siamo grati.

Non esiste una regola rigida. Personalmente amo scrivere ogni giorno tre cose di cui sono grata, in poche righe. Poiché non voglio che sia un compito, ma un momento piacevole da dedicare a me stessa, ho reso questa abitudine estremamente flessibile: ad esempio, nei periodi in cui sono più libera, cerco di scrivere tre cose la mattina e tre la sera. In questo momento, invece, mi trovo nella mia città per qualche settimana(il resto dell’anno vivo all’estero), e, dato che le giornate sono molto piene, scrivo una sola volta, nel tardo pomeriggio o quando gli impegni mi consentono di farlo con più calma. Talvolta scrivo di cose accadute durante la giornata, altre volte semplicemente delle cose che sono grata di avere nella mia vita.

Come sempre non esiste un modo giusto o sbagliato di scrivere il diario della gratitudine. Quello che vi consiglio di fare è di trovare un quaderno che vi piaccia particolarmente, di ritagliarvi un momento di calma e di sperimentare per qualche giorno, per trovare il modo e il tempo per voi più congeniali per mettere in pratica questa piccola abitudine, magari iniziando anche con una sola riga.

Lo scopo di questo esercizio è di creare un rituale che ci porti a riscoprire ed apprezzare quello che c’è viviamo di bello, quello che ci rende felici giorno dopo giorno, anche in periodo difficili, e di portare la nostra attenzione a quello che ci dà gioia e ci fa sentire bene.

Spero che questo esercizio vi faccia guardare alle vostre giornate con una luce nuova, come mi è successo quando l’ho scoperto. Vi auguro una settimana piena di gratitudine e gioia!

mindfulness · simple living

Esercizi di felicità!

Buongiorno a tutti! L’estate è iniziata da pochi giorni e spero che si stia rivelando per voi un momento di calma e positività.

Come avrete visto mi ero presa una lunga pausa a causa di impegni lavorativi e di studio. Avevo bisogno un po’ di tempo per riallineare le mie priorità, fare anche io un po’ di spazio e ricominciare a scrivere a mente fresca.

Oggi si riparte, con mille nuove idee! Il primo progetto che vorrei presentarvi è nato da una lettura. Qualche giorno fa mi sono imbattuta in una frase che mi ha colpita moltissimo e che, come spesso accade, è arrivata al momento giusto. La citazione, di Leo Babauta, autore del blog Zen habits, è in apertura del libro Destination simple di Brooke McAlary:

“Siamo così presi dal cercare di fare tutto, sperimentare tutte le cose essenziali, non perderci niente di importante…

Non possiamo leggere tutti i libri migliori, vedere tutti i più bei film, andare in tutte le città più belle del mondo, provare tutti i migliori ristoranti, incontrare tutte le grandi personalità…

La vita è migliore quando non proviamo a fare tutto.

Impara a gioire della fetta di vita che stai vivendo e scoprirai che la vita è meravigliosa”

Sta quindi a noi imparare a gioire delle piccole cose, costruire la nostra felicità nel presente, qui ed ora, e scoprire come approfittare al meglio di quello spicchio di vita che stiamo vivendo per renderlo meraviglioso.

Nei prossimi giorni vi proporrò dei piccoli esercizi, che richiedono meno di cinque minuti(vogliamo che sia semplice, giusto?), da poter integrare nella routine delle vostre giornate. Questi esercizi, derivati da alcune delle pratiche più comuni della mindfulness e del simple living e anche da qualche esperienza personale, vi aiuteranno ad essere  maggiormente consapevoli del momento presente, a riscoprire cosa vi rende felici, e ad apprezzare le piccole gioie.

Vi aspetto lunedì per il primo post della serie, e vi auguro un fine settimana pieno di… felicità!