simple living

White space: regalatevi tempo.

 

Questa sera voglio parlarvi di uno stratagemma di slow living che può rendere le vostre giornate più leggere: il Whitespace.

Il termine Whitespace in tipografia è utilizzato per indicare lo spazio bianco in un’impaginazione: l’interlinea tra una riga e l’altra, lo spazio tra le parole, i margini ai lati del testo.

Vi sarà senz’altro capitato di trovarvi di fronte ad una pagina di testo molto fitta, con margini stretti e scritta in un unico paragrafo. La sensazione che ne deriva è di pesantezza, una pagina faticosa alla lettura. Con più whitespace la pagina “respira””, risulta più piacevole alla vista e alcuni elementi sono messi in risalto(per questo è spesso usato nella grafica pubblicitaria).

Ora immaginate una comune mattina. La sveglia suona alle 7:15. Dovete essere al lavoro alle 8. Se vi sbrigate a lavarvi non dovrebbero esserci problemi, quindi decidete di premere il tasto “posponi” e dormire altri 10 minuti. Vi alzate, preparate di corsa la borsa per la lezione di fitboxe: è solo dieci minuti dopo la fine del vostro turno, non potete certo tornare a casa. Non c’è tempo di preparare qualcosa da mangiare, ma non fa niente, mangerete a mensa. Vi fate una doccia veloce e alle 7:40 siete davanti alla porta, mandate giù un caffè, uscite e siete in macchina. Mentre maledite i bambini usciti dallo scuolabus che attraversano la strada in massa, vi accorgete di aver dimenticato la borsa. Pazienza, niente fitboxe. Una volta arrivati a lavoro, tutti i parcheggi vicini all’entrata sono presi. Entrate in ufficio trafelati alle 7:59 e il vostro collega vi ricorda che il capo ha chiesto di vedervi più tardi. Niente mensa, non fa niente, mangerete un tramezzino della caffetteria.

Come vi sentite a leggere questo paragrafo? Al di là della (voluta) mancanza di spazi nella scrittura, avrete certamente notato un’altra cosa. Soltanto leggendo questa piccola fotografia di una mattinata piuttosto comune, non vi sembra di avvertire un peso? (A me è venuta l’ansia soltanto a scriverlo!)

La prima volta che ho sentito il termine Whitespace, stavo ascoltando un episodio del podcast Slow your home, magnifico programma sullo slow living. L’ospite della puntata era Kelly Exeter, autrice di A life less frantic. Nel podcast, raccontava di una mattina come tante, in cui era andata in banca per sbrigare delle pratiche. Dopo aver aspettato in fila per molto tempo, l’impiegata ha accolto Kelly ringraziandola per la pazienza e dicendole che sapeva che non aveva tempo. Dopo aver detto all’impiegata che non c’era nessun problema e aver atteso per terminare la sua pratica, Kelly racconta di avere realizzato una cosa uscendo dalla banca: aveva tempo.

Ma che cos’è quindi il Whitespace e come possiamo introdurlo nella nostra vita?

Avere “spazio bianco” nelle nostre giornate significa creare dei momenti di vuoto, all’interno dei quali non abbiamo programmato nessuna attività. Avere dei momenti simili ci permette di fermarci, accumulare meno stress, fare le cose più lentamente o semplicemente dedicare più tempo ad una determinata attività.

Facciamo un esempio, riprendendo la mattinata di prima. La sveglia suona alle sei e mezza e vi alzate. Invece di un caffè riuscite a fare una bella colazione con calma. Vi ricordate che il capo vuole vedervi e non ci sarà tempo per la mensa. Vi preparate un’insalata di pollo e della frutta e la mettete in un sacchetto nel borsone della palestra, pronto sulla porta da ieri sera. Vi fate una lunga doccia rilassante e alle 7 e mezza siete pronti per uscire. C’è un po’ di traffico ma non c’è problema. Arrivate a lavoro alle 8 meno dieci, parcheggiate vicino all’entrata e incontrate il capo che sta parlando con il vostro collega e vi spiega già l’incarico di cui voleva parlarvi durante il vostro pranzo. Avrete la vostra pausa tutta per voi. Alla fine della giornata lavorativa, andate alla vostra lezione di fitboxe, tornate a casa e vi fate un’altra lunga doccia. Va meglio?

Come suggerisce Kelly, in questo articolo del blog, tutti noi possiamo creare degli spazi nella nostra giornata. Per farlo la cosa più importante è smettere di pianificare ogni singolo minuto, lasciare momenti di vuoto tra i diversi impegni, e prevedere dei tempi più lunghi per le attività che desideriamo portare a termine( a proposito, sapevate che studi scientifici dimostrano che non siamo capaci di stimare il tempo necessario per completare un’attività?).

Avere più “spazio”, come ricorda Kelly, ci porta ad avere più tempo, meno frustrazione e a spendere le energie in maniera migliore. “ Quando faccio qualcosa in  maniera più efficace ci metto meno tempo. E mentre prima avrei usato quel tempo liberato dalla mia efficienza per fare qualcos’altro, adesso uso quel tempo per fare… niente. Oppure per fare quello che sento(di fare). “Quello che sento” potrebbe essere completare la mia attività più lentamente. Potrebbe essere perdere tempo su Facebook o Instagram. Potrebbe essere sedermi sul balcone cinque minuti. A volte utilizzo quel tempo per un imprevisto, del quale sono in grado di occuparmi senza rabbia o frustrazione, perché ora ho lo spazio e il tempo per farlo.”

Provate quindi, per questa settimana, a prevedere dei tempi più lunghi per le vostre attività, a non pianificare in sequenza ognuno dei vostri impegni minuto per minuto, a ritagliare dei momenti tra un compito e l’altro per prendervela comoda o semplicemente fermarvi e respirare. E se vedete dei benefici, chissà, potreste fare degli spazi bianchi nelle vostre agende una buona abitudine!

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